Zes Unica arriva al 100% di quanto richiesto

Pubblicato il provvedimento con le percentuali di bonus effettivamente fruibile per gli investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno

Il credito di imposta arriva al 100% di quanto richiesto. La conferma è ufficializzata dal direttore dell’agenzia delle Entrate con il provvedimento Prot. n. 446421/2024 firmato ieri.

Le imprese che hanno presentato domanda sulla Zes unica ottengono la percentuale massima spettante. Il percorso era partito male, l’Agenzia da un primo riparto assegnava il 17,7% di quanto richiesto dalle imprese. I rifinanziamenti hanno permesso di arrivare al contributo che le imprese pensavano di ottenere quando hanno presentato l’istanza iniziale. L’ammontare complessivo del credito d’imposta richiesto in base alle comunicazioni integrative validamente presentate dal 18 novembre 2024 al 2 dicembre 2024, è risultato pari a 2.336.465.840 euro, a fronte di 3.270 milioni di euro di risorse disponibili, che costituivano il nuovo limite di spesa. Non solo quelle che si erano candidate all’Inizio hanno ottenuto il credito di imposta. Il decreto-legge 19 ottobre 2024, n. 155, aveva previsto la possibilità per i beneficiari di indicare nella comunicazione integrativa anche investimenti realizzati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024, ulteriori rispetto a quelli risultanti dalla comunicazione presentata inizialmente, ovvero di importo superiore rispetto a quello risultante dalla citata comunicazione, unitamente all’ammontare del maggior credito d’imposta maturato e alla documentazione probatoria.

Le richieste in base alle comunicazioni integrative validamente presentate sono risultate pari a 214.824.865 euro Anche questi investimenti sono stati coperti dallo stanziamento previsto al 100% di quanto richiesto. Le risorse totali impegnate assommano a 2.551.290 euro. Importo considerato comunque al di sotto dei 3.270.000 disponibili, anche grazie all’ultimo rifinanziamento. I calcoli fatti liberano le risorse per le regioni che erano chiamate in caso di mancanza di fondi a contribuire.

A questo punto il credito di imposta, per le aree del Sud è determinato nella misura del 40% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, nella misura del 30% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, nella misura massima, rispettivamente del 50% e del 40%, come indicato nella vigente Carta degli aiuti a finalità regionale, per gli investimenti realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del Fondo per una transizione giusta nelle regioni Puglia e Sardegna. Le percentuali, ove ricorre, salgono del 10% per le medie imprese e del 20% per piccole imprese. Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella Zes unica per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo, pena la decadenza dai benefici goduti. Ciascun beneficiario può visualizzare il credito d’imposta fruibile, tramite il proprio cassetto internet dell’agenzia delle Entrate

Restiamo a disposizione per ogni possibile chiarimento.