NOVITA’ BONUS CASA
Da quest’anno, chi vuole ristrutturare il proprio immobile avrà meno risorse a disposizione.
Il panorama delle agevolazioni per la casa, infatti, è caratterizzato da sconti più bassi e tante situazioni di esclusione.
Volendo semplificare, siamo davanti a una sorta di bonus unico che, nelle sue varie versioni, avrà sempre la medesima declinazione secondo una doppia aliquota: il 50% per le prime case e il 36% per quelle diverse dall’abitazione principale. Su questo livello di agevolazione sono stati tarati tutti i diversi bonus prorogati dalla manovra.
In alcuni casi il cambiamento sarà minimo. Chi, ad esempio, ristruttura una prima casa con un intervento di manutenzione straordinaria “classico”, come il rifacimento del bagno o la messa a norma dell’impianto elettrico, non vedrà nessun cambiamento. Come nel 2024, avrà a disposizione il 50% di detrazione.
Le cose cambiano molto, invece, per le seconde case, che passano al 36%.
In altre situazioni il salto all’indietro sarà molto rilevante: il sismabonus passa dall’85%, ad esempio, al doppio sconto 50-36% (sempre per prime e seconde case), riservato a tutti i lavori.
Destino identico per molti bonus che nel 2024 godevano ancora del 65%, ma che passano al 50 o al 36%: succede per le pompe di calore e per gli ibridi, composti da una pompa di calore e da una caldaia a condensazione. Proprio per le caldaie a metano, per rispettare le direttive europee, non ci saranno più sconti, tranne che nella configurazione ibrida, che resta agevolata. E saltano anche gli sconti del bonus verde, dedicati alla sistemazione di giardini e piante.
Ancora, da quest’anno diremo di fatto addio al superbonus. Sarà ancora disponibile solo per chi aveva cantieri avviati alla data del 15 ottobre del 2024 e solo con un livello di agevolazione piuttosto basso, rispetto al passato recente: il 65%.
Sopra la soglia del 50% resterà soltanto il bonus per la rimozione di barriere architettoniche, che resta ancora al 75%. Sarà, però, più difficile richiederlo rispetto al recente passato. Non potrà essere usato per rifare i bagni e cambiare gli infissi ma solo per ascensori e montacarichi, elevatori esterni all’abitazione, sostituzione di gradini con rampe e realizzazione di strumenti che «attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, favoriscono la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di disabilità grave».
Restiamo a disposizione per ogni possibile chiarimento